Roma Spazio – Conferenza sui sistemi di lancio europei e la sfida dei privati

Roma CNES Jean-Marc-Astorg
Roma CNES Jean-Marc-Astorg

Una maggiore collaborazione tra Italia e Francia per rispondere ai recenti successi dei concorrenti globali.

Roma, Facoltà di Ingegneria della Sapienza, conferenza di Jean-Marc Astorg  Responsabile della Direzione Veicolo di Lancio del francese National Centre for Space Studies (CNES).

Nel corso dell’evento”CNES – FUTURE LAUNCHER ROADMAP” si è discusso dei progetti europei, i programmi del CNES e dei recenti successi dei progetti di SpaceX e Blue Origin nel settore dei lanciatori di nuova generazione.

«L’Europa deve raccogliere la sfida dei privati, è stato detto da Astrong, è necessario sviluppare presto nuove tecnologie e avviare architetture di sistema basate su stadi riutilizzabili».  «La sfida non è più tra le entità istituzionali, come nel passato, ha sostenuto il relatore, ma piuttosto tra settore pubblico e privato perché SpaceX e Blue Origin sostengono una chiara riduzione dei costi di cui bisognerà tenere conto nei programmi tra i paesi europei».

Nel corso della conferenza promossa dal Prof. Marcello Onofri, Presidente del CRAS, Jean-Marc Astorg ha espresso la necessità di una maggiore cooperazione tra Francia e Italia a partire dalla propensione alla collaborazione internazionale della nuova generazione d’ingegneri aerospaziali europei.

«L’Europa – ha detto Astrong – sta procedendo con lo sviluppo di due nuovi lanciatori, Ariane6 e Vega C, ma il CNES sta anche valutando la futura generazione di lanciatori incentrati sulla riutilizzabilità e sulla tecnologia del metano per la propulsione (motore Prometheus e Ariane6-next)».

Il Prof. Onofri ha commentato il successo del test di abilitazione del motore a razzo a propellente solido Zefiro40 al Salto di Quirra, «Potrebbe rappresentare un passo importante anche verso lo sviluppo di un lanciatore Vega Light che, secondo Avio, può mettere piccoli carichi utili nell’orbita LEO in meno di cinque giorni, a basso costo, mostrando un’alternativa efficiente alla riusabilità».