La direzione dell’azienda presieduta da Giorgio Zappa ha presentato un piano di riorganizzazione, che prevede 100 esuberi che colpirebbero i dipendenti della divisione della pubblica amministrazione e dell’interpolizie.
I sindacati hanno respinto il piano dichiarando che l’azienda da alcuni anni opera soltanto per la cessione del gruppo. Recentemente da più parti si era parlato dell’interessamento della francese Atos, vicina all’acquisizione di Vitrociset azienda italiana leader nel settore ICT, nell’ integrazione di sistemi, nella sicurezza, nei servizi per la Difesa, lo Spazio e il Trasporto Aereo. La vendita dovrebbe concludersi nel 2016. La società della famiglia Crociani, azionista di maggioranza con il 98,5% del capitale attraverso Ciset, vale un giro d’affari di 169,5 milioni di euro. Vi lavorano circa 860 persone, quasi tutte in italia, ma Vitrociset è stabilmente presente in Germania, Olanda, Belgio, Turchia, Guyana Francese e Kenya. Atos è una compagnia che si occupa di servizi IT, con sede a Bezons, Francia. Atos è leader Europea nei servizi digitali con un fatturato annuo pro forma 2014 di circa 11 miliardi di euro e 93.000 dipendenti che operano in 72 Paesi.
Il dubbio che sollevano i sindacati è che la pesante riorganizzazione a suon di licenziamenti serva a massimizzare i ricavi della vendita dell’azienda, in una trattativa con i potenziali acquirenti. La direzione – continuano i sindacati – sembra navigare a vista senza alcuna prospettiva di medio lungo periodo, prova sarebbe che il management rilancia piani di sviluppo di crescita esponenziale chiaramente irrealizzabili, per poi dichiarare esuberi, «le motivazioni – continua il sindacato – risiederebbero secondo la direzione aziendale nelle professionalità mancanti e nell’elevato costo del lavoro».