Aerospazio Campania – interrogazione parlamentare sulle nomine nel Cda di Leonardo

I senatori Emma Bonino e Matteo Richetti chiedono al ministro Roberto Gualtieri di ritirare la proposta di Carmine America nel Cda di Leonardo.

Non spetta a noi dare valutazioni ma ricordando i personaggi che sono stati nei Cda di Leonardo e prima ancora in quelli di Finmeccanica, restano perplessità sull’effettiva consistenza dell’argomentazione che dovrebbe impedire l’incarico.

In ogni caso, riteniamo che le imprese del settore, dal ministro Gualtieri, si aspettano scelte e risposte anche ai ben più gravi problemi che in questo momento vivono le aziende dell’Aerospazio, Difesa e le Pmi della subfornitura del gruppo Leonardo.

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Pubblicato il 28 aprile 2020, nella seduta n. 210

BONINO , RICHETTI – Al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

la procedura di qualificazione a fornitore di beni e servizi del Gruppo Leonardo SpA prevede che il soggetto interessato all’iscrizione all’albo dei fornitori rispetti, tra gli altri requisiti, anche quelli di natura etico-legale, inclusi quelli relativi a misure anticorruzione ed assetti proprietari;

in particolare, in materia di imparzialità e assenza di conflitti di interesse, il Codice anticorruzione stabilisce che anche i fornitori al pari di amministratori, dirigenti e funzionari del gruppo, hanno ‘l’obbligo di evitare ogni e qualsivoglia situazione dalla quale possa sorgere un conflitto di interesse, tale da incidere -anche potenzialmente- sulla loro capacità di agire nell’interesse dell’azienda’;

secondo il codice etico di Leonardo, al paragrafo 6.1: ‘gli amministratori, i dipendenti ed i collaboratori a vario titolo di Leonardo devono evitare ogni situazione ed astenersi da ogni attività che possa contrapporre un interesse personale -diretto o indiretto- a quelli della azienda o che possa interferire ed intralciare la capacità di assumere, in modo imparziale ed obiettivo, decisioni nell’interesse dell’impresa. Il verificarsi di situazioni di conflitto d’interessi, oltre ad essere in contrasto con le norme di legge e con i principi fissati nel Codice etico, risulta pregiudizievole per l’immagine e l’integrità aziendale.

I destinatari, una volta sottoscritta la dichiarazione di assenza di conflitto di interessi al momento dell’avvio del rapporto contrattuale -vedi punto successivo 6.2-, escludono quindi ogni possibilità di sovrapporre o comunque incrociare, strumentalizzando la propria posizione funzionale, le attività economiche rispondenti ad una logica di interesse personale e/o familiare e le mansioni che svolgono o ricoprono all’interno della Società. Eventuali situazioni di conflitto, ancorché potenziale, dovranno essere tempestivamente e dettagliatamente comunicate alla Società nella figura del proprio superiore gerarchico e, se del caso, all’Organismo di vigilanza ex-DLgs 231/01. Il soggetto in potenziale conflitto dovrà astenersi dal compimento o dalla partecipazione ad atti che possano recare pregiudizio alla Società o a terzi ovvero anche comprometterne l’immagine’;

al paragrafo 6.2 del Codice etico, si legge che: ‘Al fine di evitare situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse, Leonardo al momento di assegnazione dell’incarico o di avvio del rapporto di lavoro richiede ai propri Amministratori, dipendenti, consulenti e collaboratori a vario titolo di sottoscrivere un’apposita dichiarazione che escluda la presenza di condizioni di conflitto di interesse tra singolo ed azienda. Tale dichiarazione prevede inoltre che il soggetto s’impegni ad informare tempestivamente e dettagliatamente l’Organismo di vigilanza ex-Dlgs. 231/01 nel caso in cui dovesse trovarsi in situazioni effettive o potenziali di conflitto di interessi’;

secondo quanto si apprende da notizie di stampa, uno dei candidati della lista presentata dal ministero dell’Economia e delle finanze per il consiglio di amministrazione di Leonardo SpA, Carmine America, risulta essere genero (affine di secondo grado) del proprietario e amministratore unico di ArTer, società basata a Castello di Cisterna (Napoli), attiva nel settore della meccanica di precisione e fornitrice (come riportato peraltro dal sito della stessa ArTer) di società partecipate del Gruppo Leonardo come AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Avio Group, si chiede di sapere se, nell’individuazione dei profili dei candidati al consiglio di amministrazione, il ministro in indirizzo abbia accertato l’esistenza di potenziali conflitti di interesse a carico dei candidati stessi e, considerate le informazioni riportate dai media relativamente a Carmine America, quali iniziative, in veste di azionista di Leonardo SpA, intenda assumere affinché tale potenziale conflitto di interessi sia rimosso”.