Aerospace & Defense Meetings, la presenza della Campania a Torino

Fassino, Chiamparino e Moretti al Meeting 2015, Tommaso Dealessandri presidente del Comitato del Distretto aerospaziale piemontese:«finalmente una politica industriale nazionale». Alla manifestazione anche l’Associazione napoletana AEROPOLIS.

Da Napoli oltre al DAC Scarl, saranno presenti Abete, L.G.M., Aero Sekur, Laer, Dema, il Consorzio Antares, l’associazione Aeropolis e ALA

L’Aerospace & Defense Meetings di Torino è ormai diventato l’appuntamento più atteso per la comunità aerospaziale italiana. L’evento a carattere biennale, che in Europa si alterna con l’Aeromart di Tolosa, registra infatti numeri in costante crescita: l’edizione 2013 ha contato oltre 8.000 incontri b2b, 600 aziende presenti, 1.000 partecipanti. Tra le novità dell’edizione 2015, che si svolgerà dal 17 al 19 novembre, la presenza di Finmeccanica in veste di partner industriale.

Aerospace & Defense Meetings, la presenza della Campania a Torino

Fitta l’agenda degli incontri scientifici e tecnologici, si discuterà del comparto nazionale nel workshop “Prospettive della ricerca, industria e innovazione aerospaziale in Italia”, promosso da Finmeccanica, previsti interventi del sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda e l’ad di Finmeccanica Mauro Moretti.

La manifestazione di quest’anno è arricchita da un ricco programma b2b a cui parteciperanno aziende di primo livello del calibro di Airbus, Rolls Royce, ATR, Honeywell, Safran, Embraer, Stelia, Avic, Zodiac Aerospace, ASI, Elbit, Diehl Aircabin e altre, provenienti da almeno 15 Paesi in Europa, Sudamerica, Medio Oriente e dal bacino del Mediterraneo. La business convention include una ricca agenda di seminari e workshop a corollario di una sessione plenaria di grande rilievo, mercoledì 18 alle 16.00: un dibattito sulle strategie aerospaziali dell’Italia.

 Come per ogni edizione dell’Aerospace & Defense Meetings sarà buona la partecipazione delle aziende campane. Oltre al DAC Scarl, saranno presenti L.G.M., Abete,Aero Sekur, Laer, Dema, il Consorzio Antares, l’associazione Aeropolis e ALA, azienda che opera nel mercato della distribuzione di componenti e delle attività di logistica integrata per la supply chain aeronautica.

La società guidata da Roberto Scaramella è diventata una presenza costante agli appuntamenti internazionali. “Quello di Torino è un appuntamento di grande interesse – dichiara l’amministratore delegato – il Piemonte, assieme a Campania, Lombardia e Puglia, è uno dei distretti regionali più rilevanti per il settore aerospaziale. A Torino, così come a Novara, abbiamo sedi operative importanti, a conferma dell’interesse strategico di ALA per la Regione”.

 Forte di investimenti programmati in Italia e all’estero e di un bilancio 2014 che ha visto una crescita del fatturato del 20 per cento rispetto all’anno precedente, ALA si presenta a Torino come una delle realtà più vivaci del settore.  “Quello che funziona molto bene in questi eventi – continua Scaramella – è la costituzione e lo sviluppo dei network. La partecipazione a selezionate fiere e Airshow rientra in un piano di sviluppo per trasformare gradualmente quest’azienda in una multinazionale del settore”.

 L’Aerospace & Defense Meetings è organizzato da ABE BCI Aerospace – leader mondiale nell’organizzazione di incontri d’affari per il settore aerospazio e difesa – con la collaborazione di Ceipiemonte, ALPS Enterprise Europe Network e con il supporto del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte e AIAD.

Sarà «una vetrina chiave per le nostre aziende” », Dichiara Tommaso Dealessandri ex assessore e presidente del Comitato del Distretto aerospaziale piemontese. Valuteremo i risultati dei cinque progetti di ricerca finanziati dalla Regione Piemonte , su motori meno inquinanti, velivoli senza piloti, esplorazione spaziale, recupero di rifiuti in orbita e sistemi di controllo elettromeccanici di nuova generazione e definiremo «nuovi bandi, che però seguiranno una logica un po’diversa» ha proseguito Dealessandri «stiamo definendo con il cluster nazionale i terni su cui puntare. Il ministero della Ricerca intende infatti prendere decisioni condivise e supportate dalle Regioni. È la strada giusta, significa avere finalmente una politica industriale nazionale».