Aerospazio – Leonardo si appresterebbe a cedere le attività di progettazione dei velivoli regionali?

Leonardo Pomigliano d'Arco Alenia

Il gruppo di Alessandro Profumo e il futuro della progettazione aeronautica in Campania

L’eventualità di una decisione in questa direzione del management è ipotizzata in una lettera inviata ai vertici di Leonardo dalla consigliere regionale pentastellata campana Valeria Ciarambino.
La lettera è stata inviata in data 28 febbraio anche al MISE e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

L’iniziativa della Ciarambino s’innesta in un clima non dei più sereni che si respira negli stabilimenti napoletani di Leonardo dopo l’incontro sui prepensionamenti tra l’azienda e sindacati nazionali e dopo il licenziamento a Pomigliano di un dipendente per un litigio con un collega.

Nell’incontro sindacale di Roma è stato attivato il percorso per avviare alla pensione i dipendenti in prossimità del raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione anticipata o di vecchiaia, “l’azienda – si legge in una nota delle segreterie nazionali –  ha annunciato di voler sottoscrivere con le Organizzazioni Sindacali un Protocollo d’intesa, da cui discenderanno accordi di Divisione con le relative tempistiche e modalità applicative, per fissare i criteri generali, omogenei per tutti i dipendenti eventualmente interessati e in possesso dei requisiti necessari”.

Nelle stesse ore il sindacato dello stabilimento di Pomigliano d’Arco ha diffuso una nota dove si accusa il management di svuotare di attività significative l’impianto napoletano: “Leonardo dopo la nascita della “One Company” ha raggruppato le attività in divisioni, ma all’interno del sito di Pomigliano la divisionalizzazione non ha migliorato l’assetto organizzativo anzi nei fatti ha diviso l’azienda prima ancora che le funzioni aziendali”.
Le Divisioni non sono equamente bilanciate al loro interno, in altre parole funzioni aziendali che prima erano omogenee e funzionanti, ora sono disarticolate e indebolite”.

L’accusa più pesante dei sindacati è quella che l’azienda  persegua a gestire l’impianto di Pomigliano con  “incapacità organizzativa o volontà distruttiva” e “sembra voler tendere a trasformare le aerostrutture in un’officina facilmente cedibile o dismissibile, sicuramente non in linea con l’idea di industria 4.0 più volte annunciata da Leonardo e auspicata dai vertici sindacali “.  “Le voci di cessione di licenze di progettazione preoccupano il sindacato e i lavoratori di Pomigliano e i precedenti che hanno riguardato le “licenze cargo” vendute a società svizzera e poi riacquistate dalla Leonardo sono esempi come la cessione di Capodichino ad Atitech, che anche scelte antieconomiche e assurde che a volte vengono comunque assunte”.

Le accuse del sindacato sono un vero assist per la consigliera regionale Valeria Ciarambino che in una lettera indirizzata ai vertici del gruppo, ipotizza la possibilità che l’azienda di Alessandro Profumo stia considerando la possibilità di cedere ad ATR le attività di progettazione.

Nel testo della missiva si legge che la vendita della progettazione della struttura e dei sisterni installati sul turboelica a Pomigliano e Foggia, “relegherebbe la Divisione aereostrutture a mero produttore” con il “rischio di perdere le attività produttive a favore di altre aziende con forti conseguenze occupazionali per i siti campani e pugliesi”.

La lettera sollecita il management di Leonardo ad affrontare il dossier del nuovo ATR e a discutere con il governo qualsiasi ipotesi di accordo con Airbus.