Aerospazio Puglia – Nasce a Taranto la prima scuola di volo suborbitale

1st School on Suborbital Flight Foggia -Grottaglie
1st School on Suborbital Flight Foggia -Grottaglie

L’iniziativa sarà avviato oggi 28 ottobre alla Camera di Commercio di Foggia.

Il progetto della 1st School on Suborbital Flight è del Politecnico di Bari in collaborazione con l’Università del Salento, il Distretto Tecnologico Spaziale e con la Camera di Commercio della città salentina.

Previsti interventi dell’astronauta Roberto Vittori, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, Giuseppe Acierno, Presidente Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese – DTA e da Guillermo Ortega, Agenzia Europea Spaziale – ESA.

La Scuola internazionale di Volo Suborbitale nasce dalla scelta dello  scalo di Grottaglie quale primo aeroporto italiano ed europeo per voli suborbitali. I corsi di rivolgono principalmente a studenti di dottorato o di master del settore ingegneristico, al personale di aziende ed enti di ricerca e dell’aeronautica militare. Essa mira a favorire lo sviluppo dell’economia spaziale fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali.

Obiettivo della scuola è favorire lo sviluppo dell’economia spaziale fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali.

Negli ultimi anni, il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo e sta attirando in tutto il mondo l’attenzione di investitori pubblici e privati ​​alla ricerca di nuove fonti di crescita economica e innovazione. Infatti, oggi possiamo parlare di “economia spaziale”, che si riferisce a tutte le attività dedicate all’esplorazione, alla ricerca, alla gestione e allo sfruttamento delle risorse spaziali per creare valore e migliorare la qualità della vita degli esseri umani.

Gli attori principali di questa nuova economia sono ancora i governi, poiché le attività spaziali sono fondamentali per gli obiettivi strategici ed economici e per il prestigio nazionale. Tuttavia, anche se, in particolare, la produzione spaziale è collegata agli investimenti istituzionali civili e militari, negli ultimi due decenni un numero crescente di società private impegnate nello sviluppo tecnologico nel settore spaziale, cambiando gradualmente i ruoli tradizionali di attori pubblici e privati. In particolare, questa tendenza è chiara negli Stati Uniti, dove molte aziende private sono in competizione per lo sviluppo di veicoli spaziali e sistemi di lancio moderni.

È possibile prevedere una vasta gamma di attività commerciali; da un lato, c’è lo sviluppo dell’infrastruttura, ad esempio legato alla produzione satellitare, ai servizi di lancio, alle stazioni di terra; d’altra parte, i servizi commerciali includono comunicazione satellitare, osservazione della Terra, servizi di navigazione, turismo spaziale, esperimenti di microgravità, ricerca atmosferica, sviluppo tecnologico.

Tuttavia, al fine di favorire lo sviluppo dell’economia spaziale, è necessario affrontare diverse sfide tecnologiche. Una di queste sfide è legata allo sviluppo di sistemi di trasporto spaziale e suborbitale efficienti, sicuri, flessibili e reattivi. In effetti, comprendere le dinamiche del volo e sviluppare adeguati sistemi motore per i veicoli di volo che si muovono tra 20 e 100 km di altitudine è ancora lungi dall’essere raggiunto. Questo in realtà limita la capacità di collegare la Terra a bassa orbita e di trasportare persone e merci tra i luoghi sulla superficie terrestre in pochissimo tempo.

Dopo la chiusura nel 2011 del programma del sistema di trasporto spaziale (STS), iniziato nel 1981, la NASA ha rinunciato all’idea stimolante di sviluppare un sistema di trasporto spaziale basato su un veicolo (parzialmente) riutilizzabile che vola attraverso l’atmosfera usando le ali.

Pertanto, ancora oggi, il volo suborbitale e ipersonico necessitano dell’indagine scientifica su numerosi problemi tecnici come, ad esempio, nuovi motori e sistemi di controllo e la comprensione dei meccanismi termo-aerodinamici di base che caratterizzano le fasi ad alto numero di Mach delle missioni e della fisica di base della combustione ad alta velocità. Lo sviluppo di future astronavi richiede un’analisi teorica e sperimentale dettagliata delle prestazioni aerotermodinamiche di veicoli e motori al fine di migliorare la capacità di controllare la traiettoria di rientro di un veicolo spaziale alato aerodinamico e di progettare il trasporto suborbitale punto-punto sistemi.

Inoltre, insieme a questi problemi tecnici, ci sono problemi fondamentali legati alla regolamentazione e alla sicurezza del volo suborbitale, che devono essere affrontati. Alle ore 11.00 e sino alle 12.00 è prevista la prima relazione su “Tecnologie e strumenti per la progettazione e lo sviluppo del volo suborbitale” di Guillermo Ortega, ESA. Seguirà: (ore 12.00-13.00) quella di Giulio Avanzini, Università del Salento, su “Traiettorietransatmosferiche per lancio, ingresso e volo suborbitale: analisi e problemi”. Alessandro Cardi dell’ENAC (14.30-15.30) interverrà su “Un regolamento basato sulle prestazioni per le operazioni suborbitali” A seguire (16.00-17.00), “Veicoli di propulsione ipersonica” di Salvatore Borrelli, CIRA. Infine, 17.00-18.00 “Tecnologie e sistemi di rientro ipersonico” di Federico Massobrio, Thales Alenia Space Italia chiuderà la prima giornata.