E’ stata recuperata la scatola nera necessaria per la ricostruzione della dinamica degli eventi e delle cause del disastro aereo di Mosca che è costata la vita a 41 persone.
La notizia è stata diffusa della autorità russe dove si informa che 9 passeggeri sono in ospedale, tre dei quali in “gravi condizioni”. Un elenco “incompleto” dei nomi dei sopravvissuti è stato pubblicato sul sito web di Aeroflot.
Com’è noto il velivolo dell’Aeroflot di Sukhoi Superjet ha preso fuoco dopo un atterraggio d’emergenza, era decollato dall’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca alle 18:03 ora locale e avrebbe dovuto raggiungere Murmansk dopo 2 ore e mezza di volo. Dopo circa 20 minuti, è stata dichiarata un’avaria radio, presto diventata emergenza, e ha costretto il pilota a chiedere di ritornare alla base.
Come tutti hanno visto nei numerosi video diffusi sulla rete, l’aeromobile appena si è avvicinato alla pista di atterraggio, ha rimbalzato sull’asfalto e la coda ha preso fuoco.
L’aereo in fiamme è riuscito a un certo punto a fermarsi e i passeggeri sono stati visti scappare dalla cabina attraverso gli scivoli d’emergenza.
Secondo un funzionario delle forze dell’ordine citato dall’agenzia di stampa TASS, la maggior parte delle persone che hanno perso la vita nell’incidente è morta per avvelenamento o soffocamento a causa della “combustione dei prodotti”.
Ma cosa ha causato l’incidente? L’aereo era relativamente nuovo, avendo effettuato il suo primo volo nel 2017 e Aeroflot ha reso noto che un “errore tecnico” ha costretto l’aereo ad atterrare, ma al momento non c’è ancora nulla di confermato, l’indagine è condotta da un comitato investigativo russo che ha dichiarato che “l’inchiesta prende in considerazione varie ipotesi: la qualifica insufficiente dei piloti e delle persone che hanno condotto l’ispezione tecnica a bordo; malfunzionamento dell’aeroplano; condizioni meteorologiche avverse”.
Il Sukhoi Superjet 100 è un aereo di linea di nuova generazione sviluppato in Russia con la collaborazione di Alenia Aeronautica (Finmeccanica oggi Leonardo) ed è operativo dal 2010: ad aprile aveva effettuato gli ultimi controlli, che erano risultati regolari.
Il primo esemplare di Superjet-100 jet è stato presentato per la prima volta all’Airshow di Parigi nel 2009 e nel 2012 ha ricevuto la certificazione dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA).
Durante la sua breve storia diversi incidenti hanno visto coinvolti questi aeromobili russi. Nel 2012 un Superjet-100 si è schiantato contro una montagna in Indonesia durante un volo dimostrativo; mai precisato il numero definitivo delle vittime, si parlò di errore del pilota e dei sistemi di controllo del traffico aereo. Un guasto al motore nel 2013 ha portato al mancato decollo di uno degli aerei e l’Aeroflot già era stata costretta in precedenza a lasciare a terra dieci dei suoi Superjet a causa di problemi tecnici.
Per chi fosse interessato, la storia dello sviluppo del programma Superjet e della partecipazione dell’industria italiana al progetto, a nostro avviso, è stata ricostruita bene da Gianni Dragoni del Sole 24 Ore.