Ieri, sul lago Moses, nello stato di Washington centrale, per 30 minuti ha volato un aereo da 9 posti spinto dalla sola energia elettrica. Un vecchio Cessna Caravan 208, modello in produzione dal 1982, modificato da AeroTEC con un motore della Magnix, un’azienda di Seattle che produce propulsori elettrici.
Pensare a un aereo con cento passeggeri con motorizzazione solo elettrica resta ancora un sogno lontano, ma da qualche parte bisogna pur cominciare e, affermano alla Magnix, il propulsore elettrico dell’eCaravan, può essere impiegato per aerei in grado di trasportare da 5 a 19 passeggeri.
“Avete appena assistito alla storia, il primo volo del più grande aereo completamente elettrico del mondo“, ha detto il pilota collaudatore Steve Crane, anche se il Solar Impulse 2 di fabbricazione svizzera, che faceva affidamento interamente su elettricità generata dal sole nel 2015-2016, aveva girato l’intero mondo. E’ anche vero che è difficile immaginare passeggeri sull’aereo svizzero, mentre versioni interamente elettriche o ibride di aerei come il Cessna, Tecnam e ATR potrebbero un giorno non lontano volare anche sopra i cieli delle nostre città.
L’amministratore delegato di Magnix, Roei Ganzarski, conta di avere entro la fine del 2021 tutti i permessi necessari per dotare altri aerei con il suo motore, in ogni caso, anche se i tempi si allungassero, la riuscita del test ha dimostrato come il volo elettrico commerciale sia possibile. «Ci troviamo davanti a un mercato di nicchia, ora possiamo iniziare a lavorarci, a spingere seriamente sulla motorizzazione elettrica per far progredire l’intero settore», ha dichiarato Ganzarski. «Questi velivoli commerciali elettrici consentiranno di offrire ai passeggeri servizi e pacchetti di volo da piccoli aeroporti a costi e con modalità precedentemente impossibile». «Pensiamo di andare sul mercato rapidamente, perché vogliamo avviare questa rivoluzione».
E’ probabile che nel trasporto civile saranno invece gli aeromobili ibridi- elettrici quelli ad avere prima una larga diffusione, il tempo dipenderà dal percorso che sceglieranno le aziende costruttrici e gli operatori per uscire dal tunnel del Coronavirus. Ma, sopratutto dipenderà dalla rapidità dello sviluppo di tecnologie come quelle delle batterie al litio-zolfo o celle a idrogeno.
L’eCaravan del test di AeroTEC e MagniX è spinto da una singola elica alimentata dal motore Magni500 da 750 cavalli che, sostiene la casa costruttrice, sarebbe una potenza ideale per i voli a medio raggio, quelli con distanze di circa 500 miglia (poco più di 800chilometri) e una durata che oscilla tra un`ora e un’ora e mezza di volo.
Il propulsore Magnix500 era stato visto all’opera, in volo per circa 15 minuti, lo scorso dicembre a Vancouver montato su un piccolo idrovolante De Havilland DHC-2 Beaver.
Anche un’altra società, l’israeliana Eviation, che sta sviluppando da zero il progetto Alice, un velivolo da nove passeggeri di nuova generazione completamente elettrico, avrebbe selezionato i motori elettrici Magni250 da 375 CV di MagniX.
Nella motorizzazione aerea elettrica sono impegnati anche grandi colossi come Airbus, Embraer e Rolls-Royce oltre a tante startup. La Wright Electric, con sede a New York, sta costruendo un prototipo di aereo elettrico di linea per EasyJet, mentre la Nasa sta sviluppando un velivolo completamente elettrico chiamato X-57 Maxwell con la piattaforma P2006T di Tecnam.
Alcuni tentativi però sono già falliti, come quello della startup Zunum Aero, di Seattle che nel 2017 avviò il progetto di un aereo da 19 posti, ibrido-elettrico sviluppato con milioni di dollari di Boeing e JetBlue nonché da finanziamenti dal Fondo pubblico per l’energia pulita dello stato di Washington. L’anno scorso, il programma è stato chiuso travolto da problemi finanziari.