Leonardo. Luci e ombre dal palco di Pomigliano D’Arco

Il Governo e Leonardo. Investimenti e prospettive per l’industria aeronautica meridionale.

MISE annuncia che è pronto anche “un provvedimento relativo a progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale ” per la sicurezza nazionale .

Si va spegnendo la scia di polemiche sulla visita allo stabilimento Leonardo di Pomigliano D’Arco del premier Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio.

Su media si è discusso per una settimana se l’iniziativa è stata di stampo elettoralistico e se le proposte del Governo e quelle di Leonardo di concentrare fondi e nuovi investimenti negli stabilimenti campani penalizzassero altri territori.

In una nota del MISE emessa – azzardiamo – per placare le polemiche su questa ardita scelta meridionalista del governo e per tranquillizzare gli alleati leghisti del ministro Di Maio, si afferma che per la sicurezza nazionalele sono pronti finanziamenti per “un provvedimento relativo a progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale ” per le aziende di questo segmento del comparto.

La kermesse di Pomigliano D’Arco era presentata come un convegno dove sarebbero stati discussi i finanziamenti dell’azienda e del governo per la ripresa l’industria aeronautica meridionale e la Divisione Aerostrutture.

Finmeccanica, inaugurò la stagione degli eventi nei luoghi di produzione nel 2011, a Venegono e Cameri con Umberto Bossi, poi da allora numerose altre visite mediatiche, incluse quelle con delegazioni istituzionali locali. Nel recente passato anche quella di Matteo Renzi a Vergiate e in questi giorni quella di Giancarlo Giorgetti negli stabilimenti delle regioni del Nord.

Dopo una settimana le luci dei riflettori si sono spente come le polemiche, alcune delle quali scaturite solo da un provincialismo disarmante.

E’ tempo, riascoltando i protagonisti, di provare a capire qualcosa in più sui contenuti: gli investimenti, le modalità per finanziarli e il progetto dell’incubatore per le StartUp per le Aerostrutture.

I provvedimenti:

Il Governo finanzierà con un miliardo di euro le imprese aeronautiche

Leonardo investirà 130 milioni per rimodernare gli stabilimenti campani

Pomigliano D’Arco ospiterà il primo incubatore di StartUp per la ricerca e l’innovazione di Aerostrutture

La Legge 808

Il miliardo di euro per lo sviluppo delle imprese aeronautiche.

Il progetto è stato presentato da Luigi Di Maio, il dispositivo prevede lo sblocco dei fondi della Legge 808/85.
Per archiviare definitivamente alcune polemiche, si tratta di fondi non spesi di una vecchia legge dello Stato, per cui è ovvio che le risorse non possono essere destinate solo alle imprese aeronautiche campane o meridionali anche perchè sono risorse allocabili solo a progetti industriali.

“Il provvedimento introduce, un regime più agevolativo rispetto a quelli precedentemente adottati a favore delle PMI e supporta il raggruppamento tra imprese per la presentazione di progetti congiunti, prevedendo un coinvolgimento diretto delle realtà più piccole – si legge in una nota del MISE – Per la prima volta, dall’entrata in vigore della Legge 808 nel 1985, viene inoltre introdotta la possibilità di revoca dei finanziamenti nel caso di trasferimento all’estero dell’impresa beneficiaria“.

Il Governo informa che nei prossimi giorni il MiSE convocherà il tavolo per l’industria aeronautica con le imprese e le rappresentanze del settore, per definire le priorità degli interventi e la destinazione delle risorse pubbliche.

In quella sede si sapranno i dettagli:

  • Il provvedimento prevede un rifinanziamento oppure è una semplice rimodulazione delle precedenti programmazioni.
  • Come sono state modificate e semplificate le procedure di accesso e gestione dei fondi.
  • Quante sono le risorse residue non finalizzate e quali le aziende che dall’ultimo rifinanziamento ne hanno beneficiato.
  • Le richieste delle PMI sono state al di sotto delle attese del legislatore.
  • Quali le revisioni previste per estendere l’interesse delle PMI alla misura.

Il provvedimento quando fu concepito dal legislatore introduceva un meccanismo di finanziamento che si rifaceva ad una esperienza francese. L’impianto prevedeva una modalità di rimborso al raggiungimento dei risultati economici e di mercato dei progetti per il quali era stato chiesto il sostegno di fondi pubblici.

Quindi la Legge include un piano di rimborso”, è noto che nel corso degli anni sono emerse criticità sulla restituzione dei fondi assegnati nei precedenti bandi. In particolare diverse PMI non hanno corrisposto agli adempimenti previsti e verso loro sono in essere decreti emessi dalla Corte dei Conti.

La legge n. 808/1985 , si legge nel dossier N°240 pubblicato dal Senato a conclusione della precedente legislatura, costituisce il principale strumento di politica industriale di sostegno al settore della ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale e dell’elettronica connessa. In particolare, l’articolo 3 della legge 808 disciplina i finanziamenti e i contributi per la partecipazione di imprese nazionali a programmi in collaborazione internazionale per la realizzazione di aeromobili, motori, equipaggiamenti e materiali aeronautici, disponendo che possano essere concessi:

  • ai sensi della lettera a) finanziamenti per l’elaborazione di programmi e l’esecuzione di studi, progettazioni, sviluppi, realizzazione di prototipi, prove, investimenti per industrializzazione ed avviamento alla produzione fino alla concorrenza dei relativi costi. I finanziamenti sono rimborsabili mediante quote sul ricavato della vendita dei prodotti oggetto del programma in collaborazione determinate in relazione ai previsti risultati commerciali ed economici (art. 4, comma nono, lettera c);

L’intervento di cui alla legge n. 808/1985 è stato sempre concesso nella forma di finanziamenti agevolati (a tasso zero) che vengono restituiti attraverso un piano di rimborso dalle imprese beneficiarie, ai sensi dell’articolo 3, comma primo, lettera a) e articolo 4, comma settimo della stessa legge. L’accesso ai finanziamenti avviene attraverso appositi bandi, l’ammissione del programma di ricerca e sviluppo dell’impresa ai benefici previsti dall’articolo 3 è deliberata dal MISE previo parere del Comitato per lo sviluppo dell’industria aeronautica (D.M. 173/2010 Regolamento concernente la disciplina degli interventi relativi ai progetti di ricerca e sviluppo e il D.M. n. 174/2010).

L’articolo 3, primo comma, lettera a) della L. n. 808/85 è stato rifinanziato con la legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012, Tabella E) per 10 milioni di euro per il 2013 e per 50 milioni di euro per il 2014 e per il 2015 e per ulteriori 640 milioni di euro distribuiti tra le annualità 2016-2028 (si tratta dunque di contributi pluriennali dal 2013 al 2028 per un totale di 750 milioni).

Legge 808 Tabella

130 milioni di euro per gli stabilimenti campani

L’investimento è stato annunciato da Leonardo per gli impianti di Pomigliano D’Arco e Nola.

Il progetto è il primo consistente intervento nei siti napoletani, dopo i 50 milioni finanziati e spesi dal 2011 al 2013, quando Finmeccanica decise la chiusura del sito produttivo di Casoria e trasferì a Nola la linea e le lavorazioni dello stabilimento dismesso.

Allora si parlò anche di ‘compensazione’ perché la Lega Nord di Umberto Bossi e Roberto Maroni pretese il trasferimento della sede di Alenia Aeronautica a Varese. Inoltre quella era una fase durante la quale importanti investimenti di Leonardo s’indirizzavano in Puglia, a Grottaglie e Foggia, dove emergeva la necessità di importanti interventi per gestire la complessità del programma 787.

Il programma Boeing rappresenta il più importante business della Divisione Aerostrutture.

Il finanziamento di 130 milioni, è stato detto, riguarderebbe le linee di produzione dell’ATR e quelle di Nola e si concluderà entro gennaio 2022.

La linea di finanziamenti, ha detto Profumo, non è ancora definita, una parte sarà di risorse pubbliche nazionali e regionali.

AIRBUS A380

Il nuovo capo della Divisione Aerostrutture, Giancarlo Schisano, alla domanda sul futuro dell’A380 ha risposto che la chiusura del programma decisa da Airbus non creerà problemi occupazionali a Nola.

Il management ha sostenuto che a Nola aumenteranno le altre produzioni ma niente è emerso su trattative di Leonardo con Airbus per acquisire altri pacchetti produttivi sui programmi Narrow Body per compensare la chiusura anticipata rispetto al raggiungimento del break even point del programma A380.

ATR

Sul futuro del programma Schisano è stato chiaro e rassicurante. Il capo delle Aerostrutture ritiene credibile quello che gli ha detto Airbus:
ATR venderà 3.000 aerei turboelica e la produzione è garantita per almeno altri dieci anni.

Sono in fase di sviluppo una versione cargo del turboelica e un nuovo modello sarà modificato per operazioni da piste più corte. Una versione ibrida forse ci sarà, ma in un futuro lontano, quindi per rilanciare ATR è necessario e sufficiente rammodernare la linea di produzione del velivolo.

ATR ha un backlog di 205 macchine e non attraversa un brillante momento commerciale, consegna ogni anno ai clienti un’ottantina di velivoli e ne vende, al netto delle cancellazioni, poco più di una quarantina. Fatti i conti, se non cambia il vento del mercato, occorre solo sperare che le nuove versioni trovino il favore delle aerolinee per giustificare l’investimento.

Su Alitalia, Profumo, facendo dell’ironia, almeno lo speriamo, ha detto che sarebbe lieto se la compagnia risanata, per il rinnovo della flotta, guardasse agli ATR.
Leonardo forse dovrebbe seguire il dossier dell’adeguamento della flotta long range di una compagnia come Alitalia che dovrà scegliere tra i velivoli di Airbus o quelli di Boeing. Il partner americano di Leonardo non nasconde di avere obiettivi anche commerciali nel mercato italiano e Leonardo dovrà pur decidere da che parte stare.

COMAC

Leonardo ha investito 10 Milioni in attività d’ingegneria a Pomigliano D’Arco per lo sviluppo del nuovo velivolo a lungo raggio dei cinesi e russi.

Il management di Leonardo su una possibile partecipazione al programma afferma che dopo il MoU continua la collaborazione con il gruppo Kangde Investment nell’ambito del Comac CR929. E’ quindi completa la fiducia sull’affidabilità del partner cinese con il quale procede la collaborazione indipendentemente dal sostegno dei soggetti pubblici.

Il nostro partner cinese si occupa di compositi per cui integreremo le attività” rafforzando la comune offerta. “Entro aprile presenteremo le nostre proposte” ha affermato Schisano, “se vinceremo la gara avvieremo la costruzione di uno stabilimento in Cina ed entro il 2025 consegneremo le prime produzioni”.

Il 15% delle attività del programma cinese sarà realizzato a Pomigliano D’Arco”.

Le risorse umane che saranno impiegate per l’aereo cinese saranno rese disponibili dall’ottimizzazione della produzione ATR.

AeroTech Campus

Sulla proposta di costruire un incubatore di startup a Pomigliano D’Arco è opinione diffusa che si tratti di una buona idea.

Saranno necessari 6-7 milioni per far partire questo che è un hub per l’innovazione del prodotto e produzione delle aerostrutture, una contenitore che Leonardo realizzerà con la partecipazione dell’Università Federico II di Napoli.

Utile sarebbe capire il progetto in cosa si differenzia o è la stessa idea, oppure come merge con il «Centro di Innovazione e Tecnologia» (CiTec) presentato a Napoli all’Università Federico II dallo stesso Profumo.

Utile sarebbe capire il progetto AeroTech in cosa si differenzia o come s’integra con il «Centro di Innovazione e Tecnologia» (CiTec) presentato nelle scorse settimane a Napoli all’Università Federico II dallo stesso Alessandro Profumo.
CITEC fu detto è un contenitore per il trasferimento tecnologico frutto di un accordo tra Invitalia e la Fondazione Ricerca & Imprenditorialità (presieduta dallo stesso Amministratore delegato di Leonardo).

Il progetto, come spiegò in quella occasione l’economista Riccardo Varaldo, consigliere della Fondazione R&I, è quello di partire dalla qualità di poli tecnologici come quelli in Campania, dove è forte la presenza di Leonardo, e da qui rilanciare il trasferimento tecnologico come strumento per formare nuova imprenditorialità, creare startup e occupazione.