Piaggio Aerospace, mobilità per 114 dipendenti

“L’azienda aveva garantito che non ci sarebbero stati esuberi”.

Inviate lettere di licenziamento a 80 dipendenti in servizio a Genova e 34 a Villanova che sono in cassa integrazione che scadrà a luglio.

La procedura di mobilità era stata aperta nel 2017 e poi sospesa dall’azienda dopo una lunga trattativa sul futuro del gruppo aeronautico tra azienda, Governo e sindacati.

Per i sindacati e i lavoratori «si tratta di un fulmine a ciel sereno». Il sindacato sostiene che «solo pochi giorni fa l’azienda aveva dichiarato che non ci sarebbero stati esuberi, oggi questa notizia».

Rabbia ma soprattutto l’amarezza nei confronti dell’esecutivo che il 15 febbraio aveva, di fatto, avallato il piano industriale dell’azienda: «ritorneremo in piazza», «è evidente che il governo ha grandissime responsabilità perché li ha riempiti di soldi – accusa ancora la Fiom – e non è riuscito né a pretendere un piano industriale serio né a evitare gli esuberi».

Il piano prevede la ricerca di un compratore per il settore «motori», la vendita del ramo d’azienda delle proprietà intellettuali del P180 civile, velivolo di punta dell’azienda aeronautica con sede a Villanova d’Albenga, e la focalizzazione sul settore «velivoli militari».

Per il P180 si parla dell’interessamento di un gruppo cinese. Il piano industriale è stato sostanzialmente approvato lo scorso 15 febbraio al Mise. In quella sede, afferma il sindacato, il governo ha sostenuto che la Golden Power deve solo tutelare le attività legate alla difesa della nazione e non può pertanto influenzare il piano industriale.

Sulla vicenda interviene il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, «apprendiamo con disappunto e sconcerto la decisione di Piaggio di procedere con i licenziamenti», «è sconcertante che il management abbia deciso una misura così grave senza informare in alcun modo le istituzioni locali». «La Regione si è già attivata per richiedere incontri urgenti ai vertici Piaggio», afferma Toti, e «perplessità suscita il silenzio del Governo – continua Toti – che, più volte sollecitato circa le strategie che intendesse mettere in atto, ha numerose volte rassicurato circa la propria attenzione e il proprio impegno sulla vicenda».