Piemonte – Il Distretto Aerospaziale e le polemiche del M5S

Tommaso Dealessandri Torino

Lo scorso dicembre è scaduta la proroga di cinque anni del Comitato Distretto Aerospaziale Piemonte costituito da Associazione Piccole Imprese, Camera di Commercio di Torino, Unione Industriale, Comune, Provincia di Torino e Finpiemonte.

L’organismo fu costituito nel 2008 per promuovere lo sviluppo delle aziende della filiera e costituire il Distretto Regionale dell’aerospazio.

Dopo dieci durante i quali il comitato promotore e Finpiemonte hanno comunque lavorato per promuovere iniziative di sostegno alle imprese, nei giorni scorsi, i soci pubblici e le aziende private, nell’ufficio di un notaio torinese, hanno sottoscritto l’atto costitutivo del Distretto Aerospaziale Piemonte.

Il modello al quale si sono riferiti è quello del distretto pugliese a capitale misto dove le aziende hanno un ruolo di peso e guida nelle strategie e nella governance del comparto industriale.

Amministratore unico del nuovo organismo, almeno fino alle prossime elezioni regionali, resterà Tommaso Dealessandri, ex sindacalista ed ex vicesindaco di Torino che ha presieduto il comitato negli ultimi cinque anni.

Molte le imprese e i grossi gruppi industriali come Leonardo, Avio, Thales Alenia, che hanno spinto verso la costituzione di questo soggetto istituzionale per il sostegno allo sviluppo delle imprese. Un organismo con una struttura snella di governance, dove oltre le imprese ci fossero anche rappresentati delle istituzioni come Camera di Commercio, Atenei e Regione.

Per la Città Metropolitana e il Comune di Torino, che erano tra gli enti che avevano promosso il progetto, lo statuto che hanno concordato gli altri soci, prevede una sola rappresentanza a rotazione.

I M5S sostengono che questa decisione sia espressione di una volontà politica tesa a discriminare la loro parte e a escludere la rappresentanza del Comune di Torino e della provincia dalla gestione di un comparto industriale cruciale per lo sviluppo del territorio.  «S’intende diminuire il peso di questa giunta » dice Dimitri de Vita del M5S  «non è una questione di poltrone ma di obiettivi, c’è bisogno di un piano industriale credibile che manca».

La vicenda oltre che imbarazzante crea anche non pochi problemi che bisognerà comunque superare entro il prossimo mese di marzo, pena l’azzoppare o abortire il Distretto Aerospaziale Piemonte prima ancora della sua nascita.