Il 2015: frenano gli ordini nel settore civile, calo di ordini e consegne per i velivoli regionali turboprop.
Con la pubblicazione dei dati di Bombardier, tutti i costruttori di velivoli commercial1 hanno presentato i loro risultati per il 2015 che si è caratterizzato come un anno di decrescita nel campo civile.
Nell’anno appena trascorso – così come nel due precedenti – la storica contesa tra Airbus e Boeing ha visto prevalere la prima sul versante degli ordini, la seconda su quello delle consegne (anno record per l’azienda che nel 2016 festeggia il suo centesimo anno di attività), come si evince della tabella.
Rispetto al 2014, tuttavia, gli ordini diminuiscono del 38% (rispetto al +1% del 2014 verso il 2013), mentre si riscontra un lieve aumento del 3% nelle consegne.
Anche il backlog accumulato a fine anno risulta incrementato rispetto al 2014: 5795 velivoli Boeing (di cui 779 787 e 4392 737) e 6787 Airbus (di cui 762 A350 e 5535 della famiglia A320). Boeing prevede per il 2016 un leggero calo delle consegne mentre Airbus conta di superare il suo record del 2015.
Il notevole backlog ha indotto Boeing a prevedere un incremento dei ratei produttivi del 787 (12 unità mese nel 2016 e 14 nel 2020) e del 737 a (47 unità mese dal 2017 e 52 nel 2018), mentre il rateo del 747 verrà ridotto a partire dal prossimo settembre. Nel 2015 Boeing ha completato il progetto di dettaglio del 787-10 (nuova versione allungata della famiglia) e congelato la configurazione del 777X. Il 29 gennaio 2016 ha effettuato il suo primo volo il 737 MAX.
Nel 2015 Airbus ha lanciato tre nuovi programmi: la versione Long-Range dell’A321neo (per voli transatlantici), la versione ad alta densità (400 pax) per voli regionali e la versione Ultra-Long-Range dell’A350-900 (autonomia di 19 ore). A settembre scorso è stato inaugurato un nuovo stabilimento in Alabama per la produzione dell’A320.
Nel campo dei velivoli regionali jet, calano sia ordini (-14%), sia consegne (-6%). Il backlog si aggira su 1220 macchine: nessun nuovo ordine per Cseries di Bombardier.
Nei settore dei turboprop regionali, leggero incremento delle consegne con un forte calo degli ordini sia per Bombardier (-36.5%), sia per ATR (-55%%) che continua a mantenere la leadership con uno share che si avvicina al 75%. Il backlog si aggira sulle 300 macchine, oltre l’86% delle quali sono ATR.
Per quanto riguarda i business jet, GAMA (General Aviation Manufacturers Association) ha comunicato i dati relativi al 2015: 2331 unità consegnate (-5% rispetto al 2014), di cui 1056 a pistoni (-6.5%), 557 turboelica (-7.6%) e 718 business jet (-0.6%).
Nel comparto militare – in cui è più difficile la stima degli andamenti del mercato – il 2015 si presenta, rispetto al 2014, come un anno positivo per quanto riguarda le consegne (+12%), ma negativo negli ordini (-15%).
Sul versante degli ordini, si registra una buona crescita nel segmento combattimento che non riesce a bilanciare il calo negli altri (specialmente addestramento e trasporto). Per quanto riguarda le consegne, sono tutte in crescita ad eccezione del trasporto.
Nel settore dei velivoli da combattimento, oltre il 40% degli ordini sono per velivoli statunitensi (87 F-35 e 15 EA-18G); significativi per Dassault gli ordini di Rafale da parte di Egitto e Qatar (24 ognuno) mentre in India procedono ancora con lentezza i negoziati per la vendita diretta di 36 velivoli (annunciata nel 2011).
Negli campo degli addestratori avanzati un solo contratto è stato firmato dalla Tailandia per 4 T-50. Nel campo dei trainer basici buona affermazione di Pilatus che vende 49 PC-21 all’Australia; anche Embraer sigla contratti per 17 Emb-314.
Nel trasporto militare il 2015 è caratterizzato dagli ultimi ordini per il C-17 (10 macchine per Australia, Qatar, UAE). Nel segmento dei velivoli di classe media continuano a contendersi il mercato il C-27J (4 a/c ordinati) e C-295 (7 a/c); 8 le vendite di C-130J. Il rateo produttivo dell’A400M, anche a causa dell’incidente in volo al terzo esemplare per la Turchia a maggio, è stato inferiore alle attese.
Nel mercato dei velivoli per missioni speciali – sempre dominato dalla domanda statunitense – emergono nuovi ordini per Airbus A330 tanker (14 da Francia, Australia e Sud Corea) e per 20 Kawasaki P-1 – nuovo velivolo antisom – da parte del Giappone.