C-27J – I sistemi antincendio per l’aereo da trasporto di Leonardo

Sistema Antincendio Scadev Aeropolis
Sistema Antincendio Scadev Aeropolis

Il velivolo C-27J Spartan riproposto per fronteggiare gli incendi boschivi.

Il gruppo aeronautico Leonardo ha annunciato in Francia, durante lo svolgimento della sedicesima edizione del Salone Aerial Firefighting Europe di Nimes, una nuova configurazione antincendio del suo velivolo da trasporto C-27J.

La proposta è diversa dalla soluzione Caylym Guardian provata nel 2013 in Romania, e potrebbe rappresentare una scelta definitiva del gruppo aeronautico italiano di entrare nel mercato degli aerei antincendio che da molti anni è monopolizzato dai Canadair di Bombardier.

CANADAIR

Gli anfibi canadesi hanno rappresentato praticamente la soluzione più efficace di utilizzo di un velivolo ad ala fissa nella gestione degli incendi.

L’Italia con i suoi 7.456 chilometri di costa ha la flotta più estesa di questi aerei. I servizi antincendio del Ministero dell’Interno italiano sono da molti anni i principali utilizzatori dei Canadair, nel recente passato con i CL-215, e poi con i 19 esemplari dei nuovi Viking Air 415 Superscooper.

A oggi sono ancora attivi complessivamente 110 esemplari, la nuova versione turboelica dell’anfibio canadese è utilizzata anche per alcune missioni civili, ma resta il mezzo per meglio fronteggiare gli incendi boschivi.

Il velivolo in aree costiere o vicine a grandi bacini ha il vantaggio di rifornirsi di liquido rapidamente dopo ogni lancio.

Il nuovo Canadair 415 è in grado di riempire i serbatoi “a volo radente” in circa 410 metri con una profondità minima del bacino d’acqua di 1,4 metri. Il velivolo è in grado di rimanere in volo per 3 ore, sganciando sull’area dell’operazione 9 carichi d’acqua e schiuma.  

G222

L’industria aeronautica italiana nel 1982 produsse per la Protezione Civile una versione del suo aereo da trasporto militare G222.

AERITALIA allora guidata da Fausto Cereti, colse l’opportunità di una domanda emergente e propose una soluzione per fare fronte agli incendi boschivi sempre più al centro dell’attenzione delle istituzioni e delle opinioni pubbliche.

Con delle modifiche apportate al vano di carico del G222 si consentiva l’utilizzo nella fusoliera di un modulo con una capacità di 6800 chili di miscela ritardante, un liquido composto di acqua, polvere e bisolfato di ammonio che era sganciato da un’altezza di 50 metri.

Il velivolo fu utilizzato dalla Protezione Civile italiana ma si dimostrò non competitivo e non privo di problemi tecnici, dopo alcuni gravi incidenti fu abbandonato.

Caylym Guardian

Alenia Aermacchi nel 2013 ritornò a considerare la possibilità di questo mercato e sostenne una campagna sperimentale del sistema antincendio Caylym Guardian condotta su un C-27J in servizio alla Forza Aerea Rumena.

Il sistema Caylym Guardian consente di sganciare sui focolai d’incendio fino a sei contenitori in cartone da circa 1.000 litri ciascuno di liquido estinguente. L’efficienza del sistema Guardian dovrebbe essere nell’estrema precisione nello sgancio e la creazione di una nube di liquido ritardante ben concentrata sul bersaglio. Il contenitore è biodegradabile e comunque può essere recuperato dai team dei vigili del fuoco a terra.

Le prove, sia a terra sia in volo si conclusero con successo ed estese anche al C-130J. L’Aeronautica Italiana e quella Romena poi certificarono questo sistema messo a punto da una piccola azienda californiana.

Non si ha notizia di successivi sviluppi anche commerciali di quel programma antincendio di Leonardo.

Simplex Aerospace

E’ la soluzione su cui nell’immediato sembra puntare Leonardo, anche se si tratta di un pallet da caricare all’interno del C27-J.  L’utilizzo dell’impianto non richiede alcuna significativa modifica strutturale della fusoliera del velivolo.    

Simplex propone la soluzione adottata sugli elicotteri Boeing CH-47 Chinook, un impianto di serbatoi con acqua e liquidi ritardanti da rilasciare dalle due porte laterali del velivolo sulle aree coinvolte dall’incendio.   I due serbatoi sono in materiale composito e il principale ha una capacità di carico massima pari a 10.600 litri (2.800 galloni) e il più piccolo di 568 litri (150 galloni) contenente del liquido ritardante.

Il pallet proposto da Simplex è caricato nella fusoliera dalla rampa di carico posteriore ed è installabile e rimosso dall’aereo dagli stessi membri dell’equipaggio in un tempo previsto di circa 60-90 minuti.

Il Simplex risolve alcuni dei limiti operativi dei vecchi G222 antincendio che dopo ogni lancio dovevano ritornare alla base per rifornirsi di liquido, ma resta il limite dei tempi d’intervento quando esaurito il liquido, il velivolo per continuare la missione deve necessariamente ritornare in una base per sostituire i serbatoi vuoti oppure riempirli con altro liquido.

Il sistema Simplex si è dimostrato efficace in diverse situazioni e rappresenta un vantaggio importante per gli operatori del C27-J che con un investimento non elevato possono estendere anche a missioni antincendio l’operatività dei velivoli che hanno già in flotta.

SCODEV

E’ un progetto in avanzata fase di sviluppo da un consorzio europeo di tre aziende, l’olandese Scodev, titolare del brevetto, la belga Sonaca e i tedeschi della Jakob Eschbach GmbH.

Il dispositivo prevede un sistema con un tubo aspirante che consente a velivoli non anfibi di raggiungere e raccogliere l’acqua dal mare, laghi o altri spazi anche ridotti e rilasciarla su incendi boschivi con un tasso medio di 5 volte all’ora senza ricorrere al rientro alla base per il rifornimento di liquido.

Il progetto è stato finanziato da Horizon 2020 della UE all’inizio del 2016 con 2.7 milioni di euro, finora sono stati realizzati e testati prototipi su elicotteri.

In queste settimane è previsto un programma di prove del dispositivo su un velivolo ad ala fissa in volo.

I test prevedono il rifornimento di acqua del serbatoio con il prelievo e la penetrazione del tubo in una superficie dell’acqua.

Dopo l’esito del programma di prove il Consorzio Scodev presenterà la richiesta di certificazione dell’impianto all’Agenzia europea per la sicurezza aerea EASA e la Federal Aviation Administration FAA negli Stati Uniti.

All’inizio del 2020 è previsto l’avvio della commercializzazione.