Industria Aeronautica – ATR e i turboelica regionali del nuovo decennio

Velivolo Regional-ibrido di Boeing

Embraer e Boeing svilupperanno un nuovo aereo regionale ibrido? I russi di UAC manterranno le premesse su L-114-300 e i cinesi di AVIC quelle sul turboelica MA700 ? ATR propone una versione STOL, basterà a garantire una continuità al velivolo franco-italiano?

Il mercato mondiale dei turboelica regionali registra una domanda contenuta che non supera le 100 unità/anno e l’offerta attualmente sono le diverse versioni di aerei ATR e Q400. I canadesi di  Bombardier nel 2018 hanno ceduto il progetto Q400 a Viking Air e, Airbus e Leonardo che controllano il costruttore di Tolosa, dopo lunghi tentennamenti  e indecisioni sembrano aver definitivamente accantonato lo sviluppo di un nuovo velivolo turboelica.

I francesi di Airbus in questi anni hanno frenato qualsiasi possibilità di realizzare una nuova macchina e il partner italiano ha accettato l’idea che avviare la produzione della versione ATR 42-600S STOL (decollo e atterraggio su piste corte), consentirà di mantenere la posizione di mercato.  Lo scorso anno, a Pomigliano D’Arco, in un incontro pubblico con il Governo, Alessandro Profumo e il capo della Divisione Aerostrutture, Giancarlo Schisano, sostennero  che  il programma avrebbe avuto ancora lunga vita e che fossero giusto necessari nuovi investimenti per ammodernare le linee di produzione della cellula ATR.

Segnali che arrivano dal mercato e dalle imprese lasciano pensare ad una crescita della domanda e dell’offerta di nuovi aerei regionali e un prefigurarsi di uno scenario che dai prossimi anni potrebbe pregiudicare il dominio che ATR mantiene da decenni nel segmento dei questi velivoli.

I brasiliani di Embraer sono intenzionati a ritornare alla produzione di un turboelica, obiettivo, dicono, è progettare un nuovo velivolo con Boeing. Il costruttore americano fa i conti con la peggiore crisi industriale degli ultimi decenni conseguente alla vicenda del 737Max; ha acquisito l’80% della joint venture costituita con Embraer per i velivoli commerciali dell’azienda brasiliana e sta lavorando su modelli di un regionale ibrido. E’ il presidente e CEO di Embraer Commercial Aircraft, John Slattery, a credere nelle possibilità del nuovo programma. Il manager ha affermato – durante una recentissima conferenza a Dublino – che la società brasiliana sta lavorando da due anni ad un nuovo turboelica regionale e punta sull’ingresso in servizio del nuovo aereo tra la fine del 2025 o l’inizio del 2026.

Se questo programma fosse effettivamente lanciato, magari con propulsione innovativa, lo scenario dell’offerta sarebbe riconfigurato e ATR rischierebbe di perdere quote importanti di mercato, di ben altra portata rispetto a quelle che invece potrebbero aversi dalla competizione dei nuovi turboelica russi e cinesi che entro quest’anno dovrebbero affacciarsi al mondo del trasporto aereo civile.

Ilyushin Il-114-300

Il nuovo turbopropulsore russo Ilyushin Il-114-300 si prepara per il suo volo inaugurale nel 2020, anche se chi ha seguito, o vissuto, lo sviluppo del programma Superjet, sa bene che è necessario mantenere cautela sui tempi, le anticipazioni e le valutazioni dei costruttori russi.

Il velivolo è realizzato dall’ United Aircraft Corporations (UAC) che ha ripreso un vecchio e controverso progetto degli anni 90 del secolo scorso e ha rilanciato il programma con l’obiettivo di fornire al mercato del trasporto aereo domestico un moderno velivolo di costruzione russa che sostituisca i 34 velivoli ATR-42 e ATR-72 e gli An-24 e An-26. 

L’aereo prevede 52-64 passeggeri e fino a sette tonnellate di carico utile; è progettato per essere in grado di operare su piste non asfaltate e può essere dotato di carrello di atterraggio per sci e ruote che consentirà all’aereo di volare in condizioni invernali a nord del circolo polare artico.

I propulsori sono nuovi motori TV7-117ST-01, costruiti in Russia, che dovrebbero essere in grado di erogare 3.100 CV al decollo e, se necessario, di crescere fino a 3.600 CV. Ancora più importante, dichiarano i russi, sarebbe il ridotto consumo dell’IL-114-300, solo 500 chili all’ora di carburante, che è di gran lunga più basso degli altri turboelica presenti sul mercato. La tratta massima dell’aereo russo sarebbe di 5.000 km, quindi di 1.440 chilometri maggiore dell’ATR-72. Attualmente, due degli Il-114-300 che verranno utilizzati per i test di certificazione sono in fase di costruzione presso le strutture RSK MiG di Lukhovitsy vicino a Mosca. L’UAC punta alla certificazione entro il 2022.

MA700

Anche i cinesi sono in dirittura d’arrivo con il programma del loro nuovo turboelica regionale da 70 posti. In quel mercato, nonostante la straordinaria domanda di mobilità domestica, i velivoli Q400 e ATR non sono riusciti a penetrare nel segmento del trasporto regionale civile; l’azienda di Tolosa, nonostante una presenza importante nell’area asiatica e pacifica, in Cina ha piazzato solo 6 aerei.   

Nel 2007 le autorità cinesi annunciarono il lancio del progetto MA700; dopo  13 anni, AVIC afferma di avere 185 ordini e informa che il programma sarebbe in fase conclusiva con l’avvio dell’assemblaggio finale delle macchine previste per il volo prova inaugurale e per le prove statiche.  Il primo aereo, dichiarano i cinesi, dovrebbe uscire dalla linea di produzione a metà del 2020 e il primo volo è previsto entro l’anno.

Il costruttore sostiene che l’aereo ha un’efficiente design aerodinamico, un sistema avionico integrato e di controllo di volo ‘fly-by-wire’ e, grazie al nuovo sistema di propulsione del motore PW150C riesce a bilanciare velocità ed efficienza nei consumi. Il MA700 è il terzo membro della linea di aerei regionali a turboelica “Modern Ark“, prodotti in Cina e sviluppata dall’AVIC XAC Commercial Aircraft Co. Ltd. a Xi’an, nella provincia dello Shaanxi nel nord-ovest del Paese. Il costruttore, ad oggi, ha consegnato ai suoi clienti in totale 109 esemplari di MA60 e MA600, gli altri due modelli della famiglia.